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Aumento IVA al 22% da ottobre: niente rinvio

iva

Il Governo ripropone l’aumento IVA da ottobre perchè il rinvio costa troppo: dibattito e polemiche dopo il monito all’Italia su IVA e IMU del commissario europeo Rehn.

Aumento IVA al 22% dal primo ottobre quasi certo: il Governo fa marcia indietro sul rinvio a gennaio 2014, dopo i colloqui fra il premier Enrico Letta, il ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni e il Commissario UE agli Affari Economici Olli Rehn. Lo riferiscono fonti ufficiali: conti alla mano, per il Tesoro la proroga all’aumento IVA è troppo costosa (1 mld di euro) e non consente di tenersi sotto il tetto del 3% Deficit / PIL imposto dalla UE, già messo a dura prova dall’abolizione del saldo IMU di dicembre e ad altre voci di spesa (es.: rifinanziamento cassa integrazione.

Aumento IVA da ottobre

Risultato, a meno di colpi di scena dell’ultima ora l’aliquota IVA salirà di un punto percentuale tra due settimane, mentre fino a due giorni fa l’Esecutivo sembrava fiducioso sulla possibilità di evitare il balzello perfino dal primo gennaio prossimo (congelare l’IVA per il 2014 costerebbe altri 4 mld). L’audizione parlamentare in Italia di Olli Rehn conferma: l’Europa insiste non solo sul rispetto dei vincoli di bilancio, ma anche sull’importanza di spostare la tassazione sulle imposte dirette, come IVA e IMU.

Congelamento IMU a rischio

L’abolizione dell’IMU sulla prima casa «suscita preoccupazione in Europa perché va nella direzione opposta alle nostre raccomandazioni» ha spiegato Rehn. Dunque, l’abolizione del saldo di dicembre al momento non sembra Continua a leggere

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Tasse: sconti nel 2013, rincari nel 2014

tasse_630x390Gli sconti sulle tasse del 2013 si pagheranno nel 2014: l’analisi delle imposte in compensazione dell’abolizione IMU e dell’aumento dell’IVA.

Le tasse che imprese e famiglie italiane pagheranno in meno nel 2013 verranno poi versate nel 2014 : è quanto prevede il ricercatore dell’Istituto Bruno Leoni di Torino, Diego Menegon, come effetto dell’abolizione dell’IMU su prime case ed agricoltura, nonché del rinvio dell’aumento IVA, qualora il Governo lo confermasse. In totale quest’anno rimarrebbero nelle tasche degli italiani 3,3 miliardi di euro (2,3 miliardi dall’IMU e 1 miliardo dall’IVA), ma nel 2014 le misure compensative che verranno varate porteranno ad un incremento delle tasse per circa 2,2 miliardi di euro, più altrettanti nel 2015. Se da una parte si alleggerisce il peso fiscale, dall’altra si studiano incrementi strutturali delle imposte, con effetti che peseranno sui bilanci di imprese e famiglie soprattutto a partire dal 2015. Continua a leggere

Bonus mobili 2013: la disciplina

Bonus2Con l’articolo 16 comma 2 del Decreto Legge n.63/2013, il Governo ripropone il “bonus mobili”, già introdotto nel 2009, al fine di consentire la detrazione, in Unico o nel 730, delle spese relative all’acquisto di arredi da destinare agli immobili in corso o in progetto di ristrutturazione. Si tratta dunque di un’agevolazione cumulabile con la detrazione della ristrutturazione, in quanto l’acquisto di essi, deve essere finalizzato all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Circa le tipologie di lavori che originano tale agevolazione, il rinvio al comma 1 dell’art.16 bis del Tuir non pone limitazioni, dunque anche i condòmini che pagano le spese di manutenzione ordinaria del condomìnio possono accedervi; stessa cosa per i proprietari di box-pertinenziali; e ancora quando i lavori sono finalizzati alla prevenzione degli infortuni domestici.
Misura – Tale beneficio si esplica in una detrazione pari al 50% delle spese documentate per l’acquisto, fino a un esborso massimo di euro 10.000 Continua a leggere